DOCUSERIE: The Imagineering Story, tutto sul nuovo documentario targato Disney+

Secondo episodio di DOCUSERIE, la rubrica dedicata ai documentari del piccolo schermo. Quest'oggi ci faremo trasportare dalla fantasia e approderemo nel magico mondo Disney con un solo obiettivo: scoprirne tutti i segreti!

L'approdo di Disney+ sulle piattaforme digitali non è certo passato inosservato ai fan internazionali che si sono riversati a milioni sul nuovo sito di streaming già nei primi giorni del suo rilascio. Il servizio, lanciato lo scorso novembre negli USA e disponibile in Italia dal 24 marzo, offre un ampio catalogo che comprende film d'animazione Disney e Pixar come anche i supereroi Marvel e l'universo di Star Wars, soddisfacendo così tutte le fasce di età. E accanto alle pellicole già conosciute, c'è spazio anche per novità originali come la miniserie documentario “The Imagineering Story” che racconta il dietro le quinte dell'ascesa dell'impero Disney, con i suoi numerosi parchi a tema e attrazioni sparsi in tutto il mondo.

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I sei episodi ripercorrono il viaggio della Walt Disney Company dalla sua fondazione nel 1923 per mano dei fratelli Walt e Roy Disney fino ai giorni nostri, con immagini e video esclusivi recuperati direttamente dagli archivi storici e interessanti interventi dei principali esponenti della compagnia. Protagonisti di questo viaggio nel tempo sono gli Imagineers, ingegneri e architetti che hanno dato forma alle idee visionarie di Walt, trasformando letteralmente i sogni in realtà. Uomini e donne che hanno saputo fondere, come suggerisce il nome, IMAGInation ed engiNEERING (immaginazione e ingegneria), dando origine ai “luoghi più felici del mondo”. Non a caso, l'idea di creare un parco divertimenti come Disneyland è nata in Walt proprio osservando il sorriso delle figlie mentre andavano in giostra.

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Il filo rosso che lega i vari episodi è il costante riferimento all'intento primario di quel “bambino di mezza età”: creare un luogo in cui intere famiglie potessero divertirsi e ritrovare la serenità insieme, abbandonando per un po' la realtà e la vita frenetica di ogni giorno. Un luogo dove tutti potessero inseguire i propri sogni e allo stesso tempo imparare, migliorarsi. Questa filosofia dominata dall'entusiasmo e dall'ottimismo è stata la base di ogni progetto Disney, anche dopo la morte di Walt avvenuta nel 1966. Quel momento si rivelò il punto di partenza vero e proprio per i suoi collaboratori e dipendenti, che d'un tratto sentirono addosso la responsabilità di un futuro da pianificare come avrebbe voluto Walt, ma senza di lui. 

Ora sapremo quanto del nostro lavoro Walt ha fatto per noi
, disse uno di loro. E così, tutto passò nelle mani prima del fratello Roy e poi dei suoi successori. Certo non fu sempre facile: nel corso degli anni ci si scontrò con problemi quali budget sforati o terreni non concessi dalle autorità, e spesso i dubbi assalivano gli impiegati che si chiedevano: “Riusciremo a realizzare ciò? Piacerebbe a Walt?”. Non mancarono neppure i fallimenti, dovuti a parchi non all'altezza o a incomprensioni culturali con i Paesi oltreoceano che si sentivano "invasi" da un'America così diversa da loro, e questo portò a un'accoglienza da parte del pubblico inferiore alle attese. Eppure, la Disney fu sempre abile a ripartire anche dopo le cadute, traendo forza proprio dagli errori commessi, e soprattutto a continuare a innovarsi pur rimanendo fedele agli ideali di colui che è stato (e continua a essere) uno dei protagonisti assoluti dell'intrattenimento.

Se dunque volete passeggiare lungo la Main Street, volare su Londra insieme a Peter Pan o provare a sopravvivere agli orrori dell'Haunted Mansion, oltre a scoprire tutti i segreti dei parchi Disney, beh...questa miniserie non può che fare per voi 😏


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